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Il 28 maggio del 1943 un aereo (americano?) mitraglia, nelle campagne intorno a Calamonaci, due bambini in sella a un mulo e un gruppo di donne a passeggio. Enza Vinci spiega che la ricerca storica si è rivelata infruttuosa: non è stato possibile rinvenire qualche traccia documentaria attinente al bombardamento di Calamonaci del 28 maggio 1943. Il fatto, avvenuto in pieno conflitto mondiale, non è stato attenzionato né dai bollettini di guerra né dalla stampa in generale, forse perché distratti da eventi di maggiore portata. Inoltre sono scomparsi quasi tutti i protagonisti diretti. È rimasto, però, un ritornello che i bambini cantano ogni volta che vedono un aereo in cielo «Apparecchiu midicanu etta bummi e si 'nni và!?!? Apparecchiu midicanu etta bummi e si 'nni và!?!?». Il ritornello si accompagna a una gestualità strana, confusa e contraddittoria: sberleffi, battimano, baci, pernacchie, saluti, corna, salti di gioia, parolacce.